
Muratura in genere
Dicembre 11, 2022Tratto ogni tipo di piastrelle. I gruppi principali in cui queste si suddividono, in base al materiale di cui sono composte sono: ceramica monocottura, ceramica bicottura, gres porcellanato, cotto, pietra e marmo. Le piastrelle in ceramica sono leggere e facili da posare, hanno una buona resistenza e durano a lungo. Inoltre, trattengono bene il calore domestico. Ci sono tre varietà di ceramica: le piastrelle a monocottura, cioè quelle smaltate e cotte una volta; quelle a bicottura, che sono soggette a una doppia cottura e il gres porcellanato che viene trattato ad alte temperature. La scelta tra una di queste tre tipologie di piastrelle dipende dal gusto personale e dallo stile che si vuole dare all’ambiente.
Il gres porcellanato si adatta a colori e stili differenti. A sua volta, lo stesso gres può essere realizzato attribuendogli innumerevoli colorazioni e decorazioni che sono in grado di richiamare materiali originali, come il legno. Questa opzione è tra quelle che vanno per la maggiore, in alternativa al parquet.
Scegliere di realizzare la pavimentazione in cotto equivale a conferire alla casa un’aria rustica che viene determinata principalmente da una consistenza della superficie del cotto, porosa anziché liscia, accompagnata dalla tipica colorazione rossa; il pavimento in cotto si sposa bene con stanze ampie, arredate con mobili in legno.
Dal punto di vista tecnico, rappresenta un’ottima soluzione, infatti, è un materiale resistente ai colpi e agli urti, nonché di grande durevolezza.
Se optate per la pietra o il marmo, state facendo la scelta migliore qualitativamente parlando, in quanto questi due materiali sono estremamente robusti e durevoli.
Inoltre, in base al colore scelto, alle sfumature, alle venature, sono due elementi camaleontici che riescono a integrarsi perfettamente anche in un ambiente non necessariamente super-classico. Però, i costi in questo caso sono notevolmente più alti rispetto a quelli per la posa di un pavimento in ceramica o gres.
Gli altri aspetti inerenti le piastrelle sono la loro forma, la loro disposizione in fase di posa a terra e il colore e la larghezza delle fughe. La differente combinazione di tutti questi elementi è in grado di cambiare sensibilmente l’aspetto del pavimento della vostra abitazione.
Per quanto riguarda la dimensione della piastrella, questa va valutata attentamente, in quanto può attribuire per effetto ottico, maggiore o minore ampiezza alla stanza.
Generalmente, consiglio di utilizzare le piastrelle di grandi dimensioni, perché, oltre a richiedere un tempo di posa più breve, comportano una quantità ridotta di fughe, pertanto rendono più semplice l’operazione di pulizia.
Le piastrelle di dimensioni inferiori vengono solitamente destinate alle stanze più piccole, come il bagno ad esempio. Naturalmente, tutto ciò si può tranquillamente stravolgere ed eseguire in modo differente, a seconda dei gusti del cliente. Ogni schema di posa di piastrelle ha le sue peculiarità che vanno considerate in funzione del locale che andrò a ricoprire.
La disposizione delle piastrelle parallele alle pareti della stanza si chiama posa dritta. Rappresenta la soluzione più classica e anche quella più versatile, poiché si adatta bene alla maggior parte dei materiali e degli stili estetici. Consiglio al cliente la posa dritta soprattutto quando la casa presenta un ambiente molto moderno e minimal. In particolare, in questo caso scelgo di impiegare lastre di grandi formati di forma quadrata, in quanto e l’effetto che riesce a minimizzare al massimo le fughe.
Poi, c’è la posa in diagonale. Come suggerisce il termine stesso, in questo caso i lati delle piastrelle non sono paralleli alle pareti ma inclinati di 45 gradi. Questa soluzione è l’ideale per dissimulare le imperfezioni delle pareti della stanza se queste non sono perfettamente in squadra, in quanto non fa percepire all’occhio che guarda le irregolarità dell’ambiente.
La posa in diagonale è molto indicata per lo stile rustico, per realizzare una pavimentazione con fughe ampie, ben in vista, nonché con un rivestimento in pietra o in cotto. In questo caso, il mio consiglio al cliente è quello di utilizzare piastrelle di forma quadrata della misura di 40 centimetri per lato.
La tipologia di posa ad hoc per il parquet, o comunque per un rivestimento fatto di lastroni lunghi e stretti, è la posa a correre. Qui le piastrelle vengono posizionate in parallelo ma sfalsate tra loro.
Infine, c’è la posa a spina di pesce: consiste in una combinazione decorativa che può essere personalizzata ulteriormente applicando diverse varianti. Questa tecnica prevede la posa a terra di lastre di varie dimensioni a volte anche con l’inserimento di alcuni elementi differenti. Il risultato, se ben realizzato è una trama decorativa che conferisce charme alla stanza. Questo tipo di posa risulta particolarmente indicata se si vuole ottenere uno stile vintage all’interno di un immobile antico e di pregio, oppure rustico o provenzale. In quest’ultimo caso, si prediligono le piastrelle effetto legno, il cotto oppure la pietra.
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